Il convegno riconosce:
6 crediti ECM
7 crediti perAvvocati

Ad oltre un anno di distanza dalle sentenze di San Martino in tema di risarcimento del danno non patrimoniale (note come le sentenze di S.Martino dell'11 novembre 2008) gli effetti pratici ed i dibattiti dottrinali non sono mancati.
Da una parte, la dottrina si è divisa tra chi considera le sentenze una soluzione corretta sul piano dell'inquadramento ontologico e sostanziale del danno alla persona e, al contrario, chi ritiene che le sentenze abbiano ridotto la sfera di tutela dell'individuo e che vi siano ancora dei margini perché trovino nuovo spazio voci di danno apparentemente escluse dalle decisioni, a cominciare dal danno esistenziale.
Nel frattempo, i Tribunali hanno dato corso ai propri principi di calcolo del danno alla persona, divulgando le proprie "tabelle" di liquidazione, talvolta ispirate a principi interpretativi assai difformi fra loro.
Infine, la medicina legale si interroga sul ruolo da ricoprire nella struttura di indagine demandata dal giudice con riguardo alla sofferenza soggettiva ed alla personalizzazione del danno non patrimoniale, rispetto alla portata invalidante della lesione del bene salute.
Di tutto questo e di altro ancora ci si propone di parlare nel convegno, organizzato dal Gruppo Medicina e Diritto.

Il Presidente del gruppo Ricerche
e Studi Medicina e Diritto
Prof. Antonio Farneti